Ogni anno quasi 300 euro (per l'esattezza 289) escono dalle tasche di ogni italiano a causa di diete sbagliate e modelli di nutrizione poco salutari: è quanto sostiene il Rapporto appena presentato dalla Fondazione Aletheia, che quantifica i costi sanitari ed economico-sociali del fenomeno in una riduzione del 3,3% annuo sul valore del PIL europeo.

Secondo i dati della 14ᵃ edizione dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy, solo il 42% degli Italiani legge con attenzione le etichette di tutti i prodotti alimentari prima dell'acquisto. La data di scadenza rimane l’informazione più ricercata, ma negli ultimi tempi cresce anche l’attenzione alla sostenibilità.

La convivialità è importante, e in Italia questo ha benefici effetti - ora scientificamente dimostrati - sulla salute dei suoi abitanti: due studi, uno dell’Università del Minnesota e una scientific review italiana, sottolineano l’importanza di cene e pranzi condivisi

L'organizzazione internazionale Azione contro la Fame, presenta – in collaborazione con altre organizzazioni - il Gender Nutrition Gap, contenente dati e proposte relativi alla malnutrizione femminile e alle sue conseguenze, importanti soprattutto a livello di salute generale.

Un allarme alimentare al giorno dall'aprile 2023 all'aprile 2024, che quasi nel 60% dei casi riguarda cibi in arrivo da Paesi extra-UE. Secondo l'indagine Coldiretti, al primo posto tra i "richiamati" figurano frutta e verdura, seguite nell'ordine da pesce, carne, cereali e spezie. E i produttori italiani reclamano regole produttive uguali per tutti, e più attenzione all'import. 

Uno studio condotto da ricercatori cinesi della Sichuan University di Chengdu dimostra come il consumo di tre tazze di tè al giorno (non importa se verde o nero) rallenti il progredire dell’età biologica. Tutto merito di polifenoli e flavonoidi, che la bevanda di origine orientale contiene in grande quantità.