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È possibile utilizzare i videogiochi per combattere la dipendenza dal fumo e i danni causati dalla nicotina? È quello che sta tentando di scoprire l'ente statunitense Food and Drug Administration, che tramite il gioco gratuito One Leaves punta a sensibilizzare gli adolescenti e far comprendere ai più giovani le conseguenze estremamente nocive del fumo.

Le campagne tradizionali di sensibilizzazione contro il fumo non hanno portato ai risultati sperati, e paradossalmente sembra che abbiano spinto ancora più ragazzi tra i 12 e i 17 anni ad avvicinarsi al fumo. È per questo che il gruppo americano ha deciso di tentare un approccio completamente opposto, sfruttando metafore ed elementi di gameplay per mostrare le conseguenze del fumo sul proprio corpo.

In One Leaves, quattro ragazzi si trovano catapultati all'interno di un labirinto che sembra uscito da un film dell'orrore, con trappole di ogni genere e misteri che attendono solo di essere risolti per permettere ai ragazzi di fuggire. Scopo del gioco è proprio quello di trovare un modo per scappare, ma solo uno sarà effettivamente in grado di abbandonare il labirinto e tornare alla propria vita.

L'atmosfera, decisamente opprimente, è impreziosita da una colonna sonora a dir poco angosciante che contribuisce a immergere il giocatore in un clima asfissiante. Man mano che progredirete nell'avventura, il vostro personaggio sentirà il peso della sua permanenza all'interno del labirinto: i suoi passi saranno sempre più pesanti, correre diventerà quasi impossibile. Tutte metafore che, una volta arrivati ai titoli di coda, sono destinate ad assumere un senso ben preciso.

Stando a quanto rivelato dagli sviluppatori, il labirinto vuole indicare appunto la spirale dalla quale chi inizia a fumare fa fatica a uscire, mentre l'unico ragazzo in grado di salvarsi rappresenta una metafora che vuole portare agli occhi come solo un ragazzo su quattro riesca effettivamente a smettere di fumare dopo aver iniziato da adolescente. La difficoltà nel fuggire dal labirinto da parte dei ragazzi è un chiaro riferimento agli effetti del tabacco e della nicotina sui polmoni. Tutti messaggi che in un "tradizionale videogioco educativo" non avrebbero avuto la stessa presa, ma che al contrario, radicati all'interno delle meccaniche di gioco, riescono a sortire l'effetto desiderato.

One Leaves, disponibile gratuitamente su PC e Xbox One, è stato sponsorizzato anche da superstar dei videogiochi come lo streamer Ninja, che ha pubblicato un video ai suoi 21 milioni di iscritti su YouTube per tentare di sensibilizzare gli adolescenti a smettere di fumare, tuttavia l'accoglienza riservata ai giocatori non è stata delle migliori, con più di 200 recensioni non particolarmente entusiastiche e valutazioni al di sotto della sufficienza.

Eppure i risultati su questa fascia di pubblico non stanno arrivando. In Italia quasi uno studente delle superiore su quattro fuma (era uno su cinque nel 2010, dicono i dati Istat) e secondo uno studio internazionale pubblicato su Plos One, dal 1990 a oggi è aumentato del 50 per cento il numero di fumatori nella fascia tra gli 11 e i 15 anni in Europa. Un aumento così drammatico che in parte potrebbe persino essere stato causato da queste campagne di sensibilizzazione poco efficaci, come suggeriscono altri studi internazionali.

Che fare quindi? Non resta che provare con un approccio più originale, come la creazione di un videogioco. Ma qui scatta l'altro problema: difficile pensare che esista nel mondo un solo ragazzo tra i 12 e 17 anni, questo il target a cui mira la campagna della Fda, interessato a interagire volontariamente con uno strumento che prova ad insegnargli qualcosa o, peggio ancora, a dirgli cosa non deve fare. Nel recente passato non mancano infatti i videogame “educativi”, anche usati in campagne anti-fumo. Ma si tratta quasi sempre di prodotti didascalici e scolastici: più o meno la versione digitale di un genitore che ti sgrida. E, come tali, del tutto inutili.
L'approccio scelto da “One Leaves” è invece più intrigante: fino alla schermata finale infatti, non è affatto chiaro che si tratta di un gioco educativo e i messaggi che lancia al gamer sono assai più subliminali. Il labirinto rappresenta il vizio del fumo, il fatto che solo un giocatore su quattro può uscirne è un rimando alla statistica secondo cui tre teenager su quattro continuano a fumare anche da adulti, la difficoltà di correre del proprio avatar è correlata ai danni ai polmoni causati dal fumo e così via. La musica angosciante e l'ambientazione cupa aiutano a immedesimarsi nel gioco e il finale lascia il segno. Certo, non ci troviamo di fronte a un capolavoro ma, per un titolo scaricabile gratuitamente e che si completa in un quarto d'ora, il risultato si può definire più che valido.
Fonte AGI.it

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