Secondo uno studio pubblicato sul Jama Internal Medicine, dormire di più potrebbe aiutare a mangiare meno e quindi a contrastare l'obesità. E' cosa infatti come la riduzione di sonno vada a incidere sulla regolazione dell'appetito inducendo l'individuo ad aumentare l'assunzione di cibo. Questo studio clinico randomizzato ha coinvolto 80 adulti in sovrappeso che dormivano circa 6,5 ore per notte. I partecipanti allo studio, di età compresa fra 21 e 40 anni, avevano un indice di massa corporea comrpeso fra 25 e 29.9.
Lo studio ha messo in evidenza come un'adeguata durata del sonno può ridurre l'apporto calorico giornaliero e diventare uno strumento importante nei piani di perdita di peso e prevenzione dell'obesità. I partecipanti allo studio sono stati invitati a incrementare le ore di sonno per notte passando da 6 ore e mezza a 8 ore e mezza. Tale incremento ha portato una riduzione dell'importo calorico giornaliero pari a 270 Kcal al giorno. Questa riduzione calorica, se portata avanti nel tempo, può tradursi in una perdita di peso pari a 12 Kg in tre anni. Alcuni partecipanti sono arrivati ad assumere fino a 500 Kcal in meno al giorno.
Ai soggetti coinvolti nello studio non è stato chiesto di praticare alcuna attività fisica in più. Sono però stati suggeriti alcuni interventi volti ad aumentare l'intervallo di sonno notturno. Un intervento importante in questo senso è stato quello di limitare l'uso dei dispositivi elettronici prima di coricarsi.
Lo studio ha messo in evidenza l'importanza di campagne di sensibilizzazione volte a far comprendere l'impatto della durata del sonno sulla qualità di vita dell'individuo anche in un'ottica di perdita di peso.
Redazione Respiro.news