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L’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano, con la collaborazione dell’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI), ha ospitato l’evento scientifico ‘Genders medicine in Physiotherapy Science – Medicina di genere nella scienza della fisioterapia’. Obiettivo dell’incontro è stato quello di informare sulla crescente consapevolezza delle necessità di salute determinate e associate al genere, condividere e programmare strategie di educazione, formazione, presa in carico e, infine, discuterne l’impatto sulla scienza della fisioterapia.

“Questa giornata – ha spiegato la dottoressa Silvia Eleonora Gianola, membro del consiglio direttivo nazionale di AIFI, con delega alla promozione della ricerca, linee guida e buone pratiche – è stata voluta fortemente dal team di ricerca di AIFI per valorizzare l’iniziativa ‘Women in Physiotherapy Science’, bando svoltosi in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che ricorre l’11 febbraio, che ha finanziato un progetto di ricerca sulla parità di genere in fisioterapia. AIFI ha inoltre fortemente voluto questo evento per rapportare la scienza della fisioterapia nel mondo della medicina con un approccio multidisciplinare e multiprofessionale“. “La scienza della fisioterapia è relativamente giovane rispetto ad altri campi della medicina – ha proseguito – e noi non possiamo che trarre il miglior beneficio ed esempio”.

L’evento ha coinvolto numerosi ricercatori ed esperti del tema in diversi campi della medicina, come la riabilitazione, la bioingegneria e la farmacologia. Dopo la presentazione del progetto a cura della dottoressa Martina Putzolu, vincitrice del bando ‘Women in Physiotherapy Science’, ha preso la parola la dottoressa Franca Di Nuovo, referente per la medicina di genere della regione Lombardia, componente dell’Osservatorio nazionale per la medicina di genere dell’Istituto superiore di sanità, che si è soffermata sulla medicina di genere in Italia e in regione Lombardia, dalla legge alla sua declinazione.

L’intervento della professoressa Rossella Tomaiuolo, professore associato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore della scuola di specializzazione in Patologia Clinica e Biochimica Clinica si è invece focalizzato sulla medicina di genere nell’ambito della fisioterapia. La dottoressa Manuela Appendino, ingegnera biomedica, ambassador di Stem Lab Scoprire Trasmettere Emozionare Motivare, fondatrice e team leader del primo network europeo dedicato alle donne ingegnere biomediche WeWomEngineer, ha invece presentato le differenze associate al genere nel campo della progettazione tecnologica, un campo innovativo e promettente per le future generazioni impegnate in fisioterapia. La dottoressa Rita Banzi, farmacologa clinica, responsabile del Centro di politiche regolatorie del farmaco presso l’Istituto Mario Negri di Milano, è infine intervenuta sulle disparità di genere, dalle sperimentazioni alle applicazioni cliniche, illustrando proposte di soluzioni per raggiungere equità sul fronte delle cure.

“Questo incontro ha aperto nuovi orizzonti di sviluppo sul fronte della ricerca clinica e su nuove strategie per una sempre maggiore personalizzazione dei percorsi fisioterapici“, ha dichiarato il presidente AIFI Simone Cecchetto che ha moderato la tavola rotonda con il professor Silvio Garattini, farmacologo e ricercatore, fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e la dottoressa Elisa Crovato, biostatistica, direttore del dipartimento di Accesso al Mercato in Chiesi Italia e membro dei Chiesi Activity Network. “Inoltre crediamo fortemente – ha proseguito Cecchetto – che uno dei compiti delle società scientifiche sia quello di promuovere e sostenere l’equità di genere nel mondo della ricerca e siamo fieri di essere fortemente impegnati in questo campo anche grazie a eventi e progetti come quelli presentati oggi“.

Fonte: Agenzia DIRE www.dire.it 

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