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Pazienti oncologici e onco-ematologici sono particolarmente a rischio, data la loro fragilità. Il Ministero della Salute e il Comitato Tecnico della Protezione Civile diffondono le raccomandazioni su come comportarsi di fronte all'emergenza coronavirus

Il documento conferma nelle sue premesse che, nonostante i dati al momento siano estremamente limitati, i pazienti con patologie oncologiche o onco-ematologiche sono da un lato esposti a maggior rischio di contrarre l’infezione e dall’altro vadano incontro a un andamento più severo. Si raccomanda pertanto a tutti i pazienti, sia a quelli che hanno completato il percorso terapeutico (off-therapy) che a quelli ancora in trattamento, di applicare le seguenti norme igieniche:

  • indossare la mascherina (di comune uso, quali quelle chirurgiche) fuori dal domicilio, in particolare quando si rendano necessarie visite in ospedale per visite, esami e/o trattamenti;
  • eseguire un’accurata e frequente igiene delle mani (si vedano anche le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul lavaggio delle mani);
  • evitare le visite al proprio domicilio da parte di familiari o amici con sintomi respiratori e/o provenienti da aree a rischio;
  • al fine di evitare contagi si suggerisce di mantenere una distanza di almeno un metro (meglio anche due) dalle persone che presentino sintomi respiratori, invitandoli ad indossare una mascherina.
PAZIENTI IN TRATTAMENTO, FOLLOW UP E OFF-THERAPHY

Ai pazienti off-therapy si raccomanda di posticipare, laddove possibile e in accordo con gli specialisti del settore che hanno in carico il paziente, i controlli di follow-up, in modo da limitare al massimo la frequentazione delle strutture sanitarie, sia per limitare il rischio di esposizione a SARS-CoV-2, sia per ridurre la mole di lavoro di strutture già in parte sovraccariche.

Per quanto riguarda le raccomandazioni specifiche relative ai pazienti in trattamento citostatico, radiante o immunoterapico, il Ministero della Salute raccomanda alle Autorità Sanitarie Locali di garantire i trattamenti a tutti i pazienti al fine di assicurare il principio di intensità di dose e alle strutture sanitarie di identificare e istituire percorsi e spazi dedicati ai pazienti in trattamento; si raccomanda inoltre al personale sanitario l’uso delle mascherine.

Infine, si chiede di individuare specifiche strategie per garantire il percorso diagnostico-terapeutico già avviato per i pazienti in caso di potenziale esposizione di un soggetto oncologico a soggetti contagiati da SARS-CoV-2; particolare attenzione andrà posta ai pazienti sottoposti a trattamento chirurgico per tumori a localizzazione polmonare, con trattamento che abbia comportato un sacrificio parziale o totale di parenchima polmonare

Redazione Respiro.news

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