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Il grasso addominale, più che l’eccesso di peso corporeo in generale, è un fattore di rischio per la salute cardiovascolare nelle donne. Il punto in cui il grasso si accumula è un elemento importante per valutare la salute del sistema cardiocircolatorio. È la conclusione di uno studio pubblicato su Menopause, rivista scientifica della North American Menopause Society. Secondo il suo direttore medico Stephanie Faubion “non tutto il grasso è lo stesso e l’obesità centrale è particolarmente pericolosa. Identificare le donne con eccesso di grasso addominale, anche con Indice di massa corporea nella norma, è importante affinché si possano attuare interventi sullo stile di vita”.

Lo studio è stato condotto su 659 donne con almeno 55 anni di età e si è visto che la prevalenza di malattia coronarica era significativamente maggiore nelle donne con obesità centrale. Nessuna differenza di rilievo è stata identificata in base all’Indice di massa corporea (Imc). Si tratta di un dato importante soprattutto per le donne in postmenopausa – sottolinea la società scientifica – poiché con questa transizione il grasso corporeo si comincia a distribuirsi in maniera peculiare, concentrandosi in particolare nell’area addominale.

La menopausa è un momento chiave per la salute della donna. Prima della menopausa, infatti, si può beneficiare dell’azione protettiva degli estrogeni ma con questo passaggio i livelli ormonali crollano e quindi le donne sono esposte allo stesso rischio cardiovascolare degli uomini di pari età.

Tra i fattori da controllare con l’avanzare dell’età c’è quindi l’aumento di peso. L’obesità è considerata una pericolosa insidia poiché si associa a disfunzioni cellulari nell’endotelio che riveste internamente i vasi sanguigni, ad aterosclerosi, a insulino-resistenza e inoltre si accompagna spesso ad altri fattori di rischio come ipertensione e diabete di tipo 2. L’obesità centrale è indicata dal parametro del girovita (o del rapporto vita/fianchi). Questo parametro rientra anche nella diagnosi della sindrome metabolica, un’insieme di alterazioni che si configurano come fattori di rischio per il cuore e sono l’iperglicemia, l’ipertensione, l’aumento dei trigliceridi e il valore del colesterolo ‘buono’ HDL. In particolare per il girovita il valore non deve superare gli 88 cm nella donna e i 102 nell’uomo. Nello studio in questione l'obesità centrale era definita da un valore pari o superiore a 85 cm.

Fonte: salute24.ilsole24ore.it 

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