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Alla sala da ballo Fuego Latino si accede dall’ingresso di una pizzeria. Un tragitto insolito almeno quanto l’eco di risate e battute per i corridoi: ti aspetti una succursale d’ospedale - tra volti emaciati e teste calve - e invece la sede romana del corso Dance For Oncology (D4O) non potrebbe essere più vitale. «Immaginate di togliere le autoreggenti», consiglia l’insegnante Debora La Monaca (della scuola Footloose di Frosinone) mentre mostra alla classe un passo di merengue. Siamo all’inizio della lezione 11 – in totale sono 24 – degli appuntamenti capitolini di questo percorso trimestrale dedicato ai pazienti oncologici ma della malattia non c’è traccia evidente. Scattano subito sguardi complici e commenti divertiti e, dopo l’appello e il riscaldamento, si parte con la canzone Perhaps, a tutto volume.

«La danza è memoria», ripete la maestra, ma quando un’allieva che pasticcia con i passi dà la colpa ai farmaci la sala sghignazza. Si passa alla bachata e la coreografia richiede un certo tipo di oscillazione del bacino: «Fingete di chiudere con il fianco lo sportello del forno o di un cassetto» suggerisce Debora. E giù a ridere, di nuovo. I benefici del progetto, invece sono serissimi, come spiega a lezione finita l’insegnante:«Alcune figure aiutano a recuperare la sensibilità alle mani e ai piedi dopo la terapia, ma i risultati a livello psicologico si vedono subito anche in chi sta ancora facendo la chemioterapia». Il gruppo romano è formato da venti allieve, dai 40 ai 60 anni, che segue con il ballerino Sandro De Giuli, con cui fa coppia da trent’anni.

«Alcune mi dicono: “In quest’ora dimentico tutto, sto bene e penso solo a me stessa” — commenta Debora —. Lasciano a casa i parenti e le preoccupazioni e si divertono, migliorando la femminilità che la malattia ha mortificato, soprattutto se hanno subito una mastectomia. Al corso vengono in tuta ma non vedono l’ora di esibirsi, mettersi in gioco, indossare una bella gonna, sfoggiare un foulard colorato e soprattutto un sorriso radioso, finalmente». Il progetto è in fase sperimentale in 13 città (Cagliari, Catanzaro, Cosenza, Forlì, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Pisa, Roma, Torino e Verona) e diventerà operativo da gennaio 2020 (www.dance4oncology.it). Nasce grazie ad un’idea di Carolyn Smith (coreografa britannica e presidente di giuria di Ballando con le stelle), attualmente alle prese con una recidiva del cancro, e del medico che la segue, Adriana Bonifacino, docente di Oncologia Medica all’Università La Sapienza di Roma, responsabile di Senologia all’Ospedale Sant’Andrea di Roma e presidente dell’associazione IncontraDonna Onlus, con la collaborazione di Paolo Marchetti, presidente della fondazione per la Medicina Personalizzata.

Fonte: Corriere.it

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