Condividi sui social

Il numero di piegamenti sulle braccia, eseguiti in un minuto, può essere un fattore predittivo del rischio di incorrere in cardiopatie. A dirlo uno studio pubblicato su Jama Network Open e realizzato dai ricercatori della Harvard's TH Chan School of Public Health di Boston guidati da Justin Yang che ha dimostrato come in uomini di mezza età che eseguivano quaranta o più piegamenti durante un test a tempo il rischio di aterosclerosi ed eventi cardiovascolari era del 96% inferiore rispetto a quello che riuscivano a farne meno di 10. 

“Usare i piegamenti potrebbe essere un metodo semplice e senza costi per valutare la capacità funzionale della persona e predire il rischio di futuri eventi cardiovascolari”, osserva Yang. “Per i medici potrebbe essere molto importante perché molti test variano nei risultati e sono molto costosi e lunghi. Questo può essere fatto in un minuto”.

Gli studiosi hanno analizzato i i dati relativi a 1.104 vigili del fuoco dello Stato dell’Indiana che avevano eseguito esami clinici tra il 2 febbraio 2000 e il 12 novembre 2017. Insieme alla capacità di piegamenrto sulle braccia sono stati registrati anche altri dati, come età, VO2 max (il tasso massimo di ossigeno consumato durante un esercizio fisico intenso), altezza, frequenza cardiaca a riposo, livelli pressori, livelli di colesterolo, livelli di glicemia e status di fumatore.
 
All'inizio dello studio, l’età media dei vigili del fuoco era 39,6 anni e l’indice di massa corporea medio (IMS, un rapporto di peso e altezza) era 28,7, nel range del “sovrappeso”. Durante il periodo di studio si sono verificati 37 esiti legati a malattie cardiovascolari. “Anche se altri fattori, come età, IMS e VO2 erano predittivi del rischio di eventi correlati a malattie cardiovascolari, i piegamenti risultavano l’indicatore più forte”, spiega Yang. 

“Il punto di forza del nuovo studio è l’essersi affidato a una misura della forza piuttosto che alle autosegnalazioni riguardanti l’attività fisica”, dice Kerry Stewart, professore di medicina e direttore di fisiologia clinica dell’esercizio fisico presso la Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora.
Stewart ipotizza che la capacità di fare piegamenti degli uomini sia semplicemente un marcatore del loro livello di forma fisica. “Si deve essere piuttosto in forma per fare molti piegamenti. Probabilmente ci si deve esercitare molto e regolarmente per raggiungere il livello di 40 o più”.

Redazione Respiro.News

Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie per analisi statistiche e contenuti personalizzati. Privacy policy